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VOGLIAMO ESSERE OPERATORI DI PACE, NON SPACCIATORI DI MORTE: NON ARMI, MA MEDICINALI E BENI DI PRIMA NECESSITÀ

E alla fine siamo riusciti a “gettare il bambino con l’acqua sporca”: non c’è niente da fare, è proprio vero, l’autolesionismo ha superato il gioco del Calcio e sembra essere diventato lo sport Nazionale di questo nostro sfortunato Paese.

Il Parlamento, in barba all’Art.11 della Costituzione, all’interno di due aule sorde e grigie, quasi all’unanimità, ha approvato l’invio di armi da guerra agli ucraini … ma davvero non si poteva tentare altro?

Dov’è è finita la nostra vocazione diplomatica?

Che fine ha fatto lo Spirito di Giorgio La Pira, il compianto Sindaco di Firenze che con i suoi sandali francescani percorse centinaia di migliaia di chilometri mettendo d’accordo, intorno ad un tavolo, vietnamiti ed americani, israeliani ed egiziani?

Tutto sembra così lontano è decadente che fa veramente tristezza al cuore.

Ma davvero pensiamo che, un colosso militare come la Russia possa essere fermato o portato al tavolo delle trattative, con l’invio di armi agli ucraini?

Molto probabilmente, invece, così facendo, indispettiremo ancora di più Mosca allontanandola da ogni possibilità di soluzione pacifica.

Poveri ucraini! popolo bellissimo e fierissimo, autenticamente attaccati alla propria Patria e per questo da me ammirati. In queste ore vengono usati dall’UE per ridare linfa e vita ad un’istituzione, quella di Bruxelles, che, negli ultimi tempi, aveva senz’altro mostrato più di una crepa unitamente a molta opacità.

Armare la mano di donne e ragazzini con bombe molotov, così come distribuire fucili ai vecchi - non è, né essere romantici, né aiutare una causa - è semplicemente consegnare alla morte certa il proprio popolo.

D’altronde, se non fosse così, non si capirebbe perché, un uomo come Gandhi, anziché usare la rivolta armata, abbia praticato la disobbedienza civile verso gli inglesi.

Semplicemente perché sapeva che, militarmente, non vi era partita, mentre, con l’esempio, si poteva ottenere di più.

Dunque a chi giova tanto interventismo da parte dell’occidente?

Ai russi non giova e di sicuro non ha giovato negli ultimi dieci anni, da quando, cioè, si è fatto di tutto per assediarli ed isolarli (avanzata ad est della NATO, varie sanzioni, sospensione dal G8, “cinturazione” del vaccino Sputnik, uscita dal trattato INF); agli ucraini non serve perché, così facendo, si riducono a dover sostenere una guerra per procura al fine di saggiare e stressare, le forze russe, con tutto ciò che ne consegue per la popolazione autoctona, senza poter ottenere, tra l’altro, la vittoria; a noi italiani non conviene, perché, in primis, siamo amici di entrambi le parti in causa, secondariamente, perché abbiamo interessi verso entrambi i Paesi; e per ultimo perché siamo maggiormente legati ai russi a seguito di antichissimi rapporti culturali, economici e strategici.

Potrebbe capitare dunque che, a seguito delle nostre sanzioni prima e del successivo invio di armi dopo:

  • Il 46% del fabbisogno nazionale di gas non ci venga mai più venduto dalla Russia, non per nostra libera scelta, ma perché sarà il Cremlino stesso a non volercelo fornire, in quanto avrà trovato un nuovo acquirente, come la Cina, disposto a realizzare un nuovo impianto che possa trasportare, verso quest’ultimo, qualcosa come 50 miliardi di metri cubi di gas;
  • Unicredit, uno dei nostri principali colossi bancari, possa fallire in quanto esposto in Russia per 14,2 miliardi di Euro, mentre tutti il sistema creditizio russo troverebbe nuova linfa nelle piattaforme cinesi;
  • Il made in Italy possa perdere inevitabilmente il 30% delle proprie commesse così come i ristoranti e gli hotel;
  • I nostri mulini possano rimanere senza il 50% del grano che macinavano in precedenza;
  • La Russia possa stringere un’alleanza militare con la Cina rendendo la terra del Celeste Impero ancora più irresistibile.

Quindi abbiamo fatto proprio un bell’affare nel seguire gli ordini di scuderia di Bruxelles, peccato però, che anche tra i nostri partner europei ci siano dei Paesi che abbiano usato la propria testa come la Spagna, ad esempio, che, come da noi proposto, non invierà armi, ma solo aiuti umanitari, o chi, al di fuori dell’UE ma saldamente membro della NATO, come la Turchia non ha sanzionato la Federazione Russa con la seguente motivazione: “Chi parla alla Russia se tutti buttano giù i ponti?

E poi ci sono i Paesi del BRIC, Brasile India e Cina che non hanno sanzionato la Russia così come  l’Egitto, la Siria, l’Iraq, l’Iran, la Serbia, la Bosnia Erzegovina, il Messico, il Venezuela, Cuba, i Paesi  dell’OSC, insomma a farla breve, metà del PIL del mondo è con Putin, ergo le misure fin qui adottate non funzioneranno se non nella misura in cui si voglia indispettire e creare uno spirito revanscista nei russi.

Viviamo tempi veramente barbari nei quali, udite, udite, in un Università italiana viene vietato lo studio di un autore come Dostoevskij perché di nazionalità russa, neanche Hitler, che i libri reputarti pericolosi li faceva bruciare, era giunto a tanto … se non fosse vero ci sarebbe da ridere, ma, ahimè, è tragicamente vero; così come è vera la notizia della cacciata di un famoso Direttore d’orchestra Russo, Vaery Gergiev, perché si è rifiutato di schierarsi contro la Guerra in Ucraina; o le tante minacce e intimidazioni subite dai cittadini russi residenti in Italia.

Non ci siamo proprio, un Paese civile, degno di questo nome, non può comportarsi così!

Bisogna abbassare i toni, creare iniziative e prerogative affinché le due Nazioni in lotta possano trovare un accordo … per il loro bene, ma anche e soprattutto, per il nostro.

Dunque, facendo seguito a quanto da noi detto in precedenza, iniziamo, nel nostro piccolo, ad essere fautori di aiuti umanitari e non spacciatori di armi.

PERTANTO, AL FINE DI AIUTARE TUTTA LA POPOLAZIONE CIVILE UCRAINA, SIA ESSA PRO ZELENSKY COME FILORUSSA, INVITIAMO IL POPOLO ITALIANO AD EFFETTURARE UNA DONAZIONE AL SEGUENTE:

CONTO CORRENTE BANCARIO: IT93H0200803284000105889169

INTESTATO A: Associazione della Croce Rossa Italiana

CAUSALE: Emergenza Ucraina

Con i soldi che invieremo saranno acquistati solo medicinali e beni di prima necessità.

VOGLIAMO ESSERE OPERATORI DI PACE, NON SPACCIATORI DI MORTE.

 

                                                                                  il Presidente

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