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All’attenzione di Sua Eccellenza

il Presidente del Consiglio dei Ministri

Dott. Giuseppe Conte

 

 

 

Egregio Signor Presidente del Consiglio,

torno a scriverle a nome dell’organizzazione che mi onoro di Presiedere, l’Associazione degli Italiani Amici della Russia, perché riteniamo che il momento storico che stiamo vivendo sia realmente topico per il nostro Paese.

Difatti, dopo il voto referendario, la totalità delle scuole italiane tornerà a vivere grazie alla presenza fisica dei nostri figli, ulteriore passo in avanti verso la normalizzazione di una Nazione che, non vede l’ora di lasciarsi alle spalle l’emergenza CoronaVirus, con tutto ciò che ne è comportato.

Ora, se la riapertura dell’anno scolastico è senza dubbio un elemento di speranza, dall’altro lato, le famiglie degli alunni vivono con malcelato timore questa fase a seguito della paura che, il Virus, nei mesi avvenire, possa riacuirsi ed i loro figli, inconsapevolmente, diventino untori e vittime allo stesso tempo.

Ciò che senza dubbio potrebbe riportare la serenità tra i tutti i cittadini e la speranza tra i più anziani di essi, sarebbe la notizia che, da qui a qualche settimana, l’Italia si starebbe dotando di un qualche vaccino sicuro ed efficacie, ma sappiamo che, ahimè, così non è.

Infatti, la AstraZeneca - multinazionale che si è già accordata con l’UE per una fornitura di 400 milioni di dosi vaccinali - ha dovuto fermare la propria sperimentazione a causa di diverse reazioni avverse.

Mentre accade tutto ciò, però, l’Istituto Gamaleya di Mosca ha ottenuto l’ennesimo riscontro positivo ai propri test su un campione di 100 esseri umani: in altri termini, con lo “Sputnik V”, la Russia ha dimostrato, per l’ennesima volta, al mondo intero, la propria superiorità tecnologico/scientifica, eppure, tutto il “blocco occidentale”, ivi compresa l’Italia, non si è sottratta dal criticare e manifestare il proprio scetticismo, verso la scoperta Russa.

Questa situazione è francamente imbarazzante per noi se pensiamo a quanto e quale, aiuto disinteressato ha prestato la Federazione Russa al nostro Paese nella prima fase dell’emergenza CoronaVirus.

Allora, come oggi, il Presidente Putin ha messo a disposizione del mondo intero le proprie risorse per aiutare i popoli amici.

Ecco perché, Signor Primo Ministro, con la presente vengo a implorarla affinché voglia nuovamente chiedere aiuto alla Russia di Putin, la quale sarà certamente ben lieta di cederci il proprio vaccino.

D'altronde se il virus esiste l’unico modo per debellarlo è quello di sconfiggerlo attraverso un vaccino ed attualmente l’unico antidoto esistente è quello russo.

Se, al contrario, il virus non esistesse, allora potremmo tranquillamente permetterci il lusso di aspettare un vaccino anche per 2, 5, 10 anni.

In conseguenza di ciò, Eccellenza, vogliate raccogliere questo nostro grido d’aiuto affinché a prevalere non sia la logica politica dei due blocchi contrapposti, ma, al contrario, si dia nuovamente voce al dialogo, al rispetto, ed alla priorità della salute pubblica su ogni altro interesse.

Certo che la nostra richiesta verrà presa nella giusta considerazione calorosamente la saluto.

 

Pescara lì 18/09/2020                                                             il Presidente