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La Russia non vuole imporre lo Sputnik V a nessuno, non c'è alcuna "operazione diplomatico-propagandistica" in corso, semmai la volontà di condividere un vaccino ritenuto efficace perché qui si tratta "della vita e della salute dei cittadini" e "la lotta alla pandemia richiede convergenza e unione delle forze". L'ambasciatore della Federazione russa Sergey Razov, in un'intervista esclusiva all'ANSA, interviene dopo le polemiche seguite all'annuncio della prossima produzione dello Sputnik in Lombardia da parte dell'azienda italo-svizzera Adienne Pharma&Biotech.